Criteri ispiratori della didattica
Le scelte educative della scuola si pongono, come obiettivo finale, la formazione unitaria del bambino nei sui aspetti di identità, autonomia e competenza e offrono sollecitazioni culturali, operative e sociali allo scopo di educare, istruire e formare la “persona”. Fin da piccoli (sezione primavera), i bambini costruiscono la loro identità, conquistano una loro autonomia e sviluppano le loro competenze interagendo con gli altri in un ambiente ricco e stimolante.
La scuola dell’infanzia si propone di sviluppare la dimensione relazionale, intellettiva e corporea, tenendo presente la diversità dei ritmi e dei tempi di maturazione di tutti i bambini, attraverso la trattazione di unità di apprendimento dettate dalle Indicazioni per il Curricolo.
La scuola primaria è chiamata a predisporre i curricoli capaci di rispondere alle esigenze di percorsi di apprendimento e di crescita degli alunni che rispettino le differenze individuali in rapporto ad interessi, capacità, ritmi, stili cognitivi, attitudini, carattere, inclinazioni, esperienze precedenti di vita e di apprendimento.
La pratica didattica mirerà a:
- Fornire a tutti uguali opportunità di apprendimento
- Elevare gli standard di apprendimento
- Contenere il rischio di insuccesso scolastico.
Le docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria sono responsabili della qualità delle attività educative e s’impegnano a garantire l’adeguatezza culturale e formativa, intesa come graduale assunzione di sistematicità e di formalizzazione del sapere da parte degli alunni.
Individuano ed elaborano gli strumenti per garantire la continuità fra le due scuole, al fine di promuovere l’armonico sviluppo della personalità degli alunni.
La distribuzione degli insegnamenti e delle attività di studio, nell’arco della settimana didattica, avviene con criteri di equità non solo dei saperi ma degli stili della comunicazione didattica, al fine di ottimizzare il processo d’apprendimento nelle sue singole fasi (insegnamento, rinforzo, ristrutturazione, potenziamento ed espansione), senza trascurare le azioni personalizzate di sostegno, mirate all’adeguamento dell’autostima di ciascun alunno.
Nell’assegnazione dei compiti a casa, della cui utilità si esprime conferma, ogni docente opera con coerenza nel progetto di classe, tenendo conto delle esigenze della fase evolutiva dei bambini.
La relazione docente-alunno è improntata a serenità, positività ed empatia ma, al tempo stesso, deve garantire motivazione, consapevolezza di regole e ritmi, controllo del comportamento sia dei singoli che del gruppo in modo da produrre sinergie positive ed efficace.